
L'oro bianco di Munnar
Il caucciù è una risorsa economica essenziale per le comunità di Munnar, garantendo lavoro a migliaia di agricoltori. Tuttavia, la sua coltivazione intensiva causa deforestazione e inquinamento del suolo, rendendo necessarie pratiche più sostenibili per proteggere l’ecosistema locale.
Dott. Nicolò Simonetto
2/2/2024
Munnar, situata nello stato del Kerala, è conosciuta principalmente per le sue piantagioni di tè, ma in alcune aree collinari si coltiva anche l’Hevea brasiliensis, la principale fonte di caucciù naturale. L’India è uno dei maggiori produttori mondiali di gomma naturale, e il Kerala, con il suo clima caldo-umido e le abbondanti piogge monsoniche, offre condizioni ideali per la crescita di questa pianta. L’estrazione del caucciù è un processo delicato, che richiede tecniche specifiche per garantire una produzione sostenibile senza compromettere la salute degli alberi.
L’estrazione del lattice avviene attraverso una tecnica chiamata tapping, che consiste nell’incidere la corteccia dell’albero con un taglio obliquo per permettere al lattice di fluire verso il punto di raccolta. Dopo l’incisione, il lattice viene convogliato lungo il solco attraverso la naturale forza di gravità e raccolto in piccole tazze di ceramica, metallo o plastica, fissate alla base dell’albero con un supporto.
Queste tazze vengono svuotate manualmente dopo alcune ore, quando il flusso di lattice si riduce. Il liquido raccolto viene quindi trasferito in contenitori più grandi, generalmente secchi o bidoni, dove verrà successivamente trattato. La raccolta deve essere effettuata con cura, poiché il lattice fresco si coagula rapidamente a contatto con l’aria e potrebbe risultare meno lavorabile se lasciato troppo a lungo nei recipienti di raccolta.
Una volta raccolto, il lattice viene coagulato con sostanze chimiche come l’acido formico per separare la gomma dal liquido. Successivamente, viene pressato in fogli e fatto essiccare prima di essere inviato alle industrie per la lavorazione. Il processo deve essere eseguito con precisione, poiché incisioni troppo profonde possono danneggiare l’albero e ridurne la produttività nel tempo. Un singolo albero può produrre circa 4-5 Kg di caucciù all’anno, me la resa varia a seconda delle condizioni climatiche e dalle tecniche di estrazione utilizzate. Le piantagioni più efficienti possono ottenere fino a 1500.2000 Kg di caucciù per ettaro all’anno.
La coltivazione dell’Hevea brasiliensis a Munnar presenta sfide ecologiche significative. Sebbene la gomma naturale sia una risorsa rinnovabile, l’eccessiva espansione delle piantagioni ha portato alla deforestazione e alla perdita di biodiversità in alcune aree. Inoltre, il frequente utilizzo di fertilizzanti chimici e agenti coagulanti può influire negativamente sulla qualità del suolo e delle acque sotterranee.
Tuttavia, negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi più sostenibili per la produzione di caucciù. L’uso di pratiche agroforestali, che prevedono la coltivazione del caucciù in combinazione con altre specie arboree, aiuta a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. Inoltre, le tecniche di tapping a bassa intensità, che prevedono incisioni meno frequenti e più superficiali, permettono di prolungare la vita produttiva degli alberi riducendo lo stress sulla pianta.
Il caucciù naturale è una materia prima soggetta a forti fluttuazioni di prezzo, determinate dalla domanda globale (soprattutto dall’industria automobilistica per la produzione di pneumatici) e dall’offerta proveniente da paesi come Thailandia e Indonesia
La gestione di una piantagione di caucciù richiede manodopera qualificata, fertilizzanti e attrezzature per l’estrazione del lattice. Inoltre, un albero di Hevea brasiliensis impiega circa 6-7 anni prima di iniziare a produrre lattice; quindi, il ritorno sugli investimenti avviene nel lungo periodo.
L’estrazione del caucciù a Munnar è un’attività economica fondamentale che fornisce lavoro a migliaia di agricoltori locali. Tuttavia, è essenziale adottare pratiche più sostenibili per garantire la conservazione delle risorse naturali della regione. L’implementazione di metodi di raccolta meno invasivi e l’integrazione di colture miste rappresentano passi importanti verso una produzione di gomma naturale che sia al tempo stesso redditizia ed ecologicamente responsabile.
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